Peonia

Pensiamo alla Peonia come ad uno dei fiori dalla fragranza più bella. Arriviamo fino al mese di giugno con le narici aperte durante tutta la piovosa primavera. Un floreale corposo che annuncia infatti la primavera ovunque ed ogni volta che viene indossato. Il primo impiego degli uomini della peonia era per il suo valore terapeutico. C’è ampia evidenza del fatto che la peonia venisse impiegata sia in Europa che nell’estremo oriente addirittura duemila anni fa. Molte delle parti della pianta hanno presunte proprietà medicinali. Radici, corteccia, semi e fiori hanno tutti trovato un impiego curativo, soprattutto nel mondo orientale. Lo stesso non può essere detto del mondo occidentale. Le peonie venivano impiegate durante il medioevo. Tuttavia la loro popolarità in occidente è lentamente declinata e solo di recente si è sentito nuovamente parlarne in termini di proprietà medicinali. I semi di peonia sono stati ingeriti interi per prevenire gli incubi o usati come impiastro per prevenire il dolore di stomaco. I fiori venivano essiccati per farne un te ritenuto lenitivo della tosse. Erano considerati una panacea. Nel medioevo non erano molti i mali che non si riteneva potessero essere curati dalle peonie. Oggi un numero di ricercatori nel mondo sta isolando le componenti delle peonie per valutarne il potenziale curativo. E probabilmente tali componenti verranno impiegati per curare malattie più serie. Le peonie hanno ispirato artisti dell’Occidente e dell’Oriente. Prima del diciassettesimo secolo erano gli artisti della Cina e del Giappone ad incorporare immagini di peonie nei loro lavori. La peonia è di fatto il fiore nazionale della Cina e spesso vi si fa riferimento nella poesia e nella letteratura. Spesso le peonie diventano elementi decorativi dell’arte cinese e possono essere trovate su porcellane, dipinti o ricamati su tappeti e vestiti.